febbraio 20, 2015

Putrefazione del bit e marciume digitale


Un post su FB, un breve scambio di commenti e la memoria riaccende vecchie paure. Sono anni che si riflette e profetizza su questa eventualità.
Questa volta l'allarme è lanciato da Vinton Gray Cerf, uno dei padri di Internet che insieme a Bob Kahn inventò il protocollo TCP/IP. Forse in passato il problema sembrava risolvibile.

Per farla breve, in un suo intervento esorta chiunque abbia una foto di valore a stamparla. Il concetto si applica però a qualsiasi tipo informazione si voglia conservare nel tempo, in maniera alternativa alla magnetizzazione (FD/HD), modifica della struttura molecolare dello strato organico (CD/DVD-R), modifica della struttura cristallina (CD/DVD-RW), cambio dello stato elettrico (SSD).

Ma quanto sono longevi i supporti che utilizziamo?


Supporti OTTICI


Contro le più rosee aspettative e anche se i produttori dichiarano durate fino a 100 anni, durano nella media massimo 10 anni.
I tempi di conservazione sono però stimati. Il supporto, per conservare inalterate le caratteristiche, dovrebbe essere conservato al riparo da qualsiasi condizione casalinga. Impossibile per noi comuni garbage collectors.
In ogni caso le durate del supporto sono riferite alla più alta qualità, cosa vi aspettate dai vostri CD/DVD-R pagati un euro.

Ciò che degraderà il vostro supporto ottico sarà prima o poi visibile nella sua forma. I tipi di ossidazione sono sostanzialmente tre, Rot, Bronzing e Delamination.

Supporti magnetici


I nastri magnetici in cellulosa, dalla durata stimata fino a 60 anni, durano in media 10 anni. Anche in questo caso la conservazione ottimale non è alla portata di tutti. Il degrado del materiale sarà soprattutto chimico, l'acetato potrebbe seccarsi e diventare fragile, potrebbe diventare appiccicoso, potrebbe sfogliarsi o perdere il lubrificante. Il mylar dei nastri più recenti sarà ulteriormente durevole, ma sempre avvolto, non sopravvivrebbe comunque all'effetto copia. É un macello!

I floppy mantengono le informazioni in media fino a 10 anni. Campi magnetici, sbalzi di temperatura e umidità saranno l’orologio vitale.

Gli HD invece offrono elevata affidabilità nel medio periodo. Anche se non ci sono 'sindromi' letali, in questo caso è la circuiteria complessa e miniaturizzata che lascia tutto al caso. Dei componenti elettronici, ad esempio i condensatori elettrolitici, tendono spontaneamente a morire. I contatti e la lega per saldature si ossidano. Sicuramente superiamo i 150 anni.

Unità a stato solido


Basate su semiconduttori, sono le memorie di ultima generazione, senza parti in movimento e interamente basate sull’elettronica.
Flash memory, pen drive e SSD, tutta la stessa famiglia. Il loro funzionamento è basato sulla modifica dello stato elettrico di miliardi di transistor. Sensibili a raggi X e cariche elettrostatiche, il loro limite è il numero di cicli di scrittura e cancellazione. La vita stimata non supera i 150 anni ma molto frequente è la 'morte improvvisa'  rendendoli inadatti nel lungo periodo.

LOAD "*",8,1

"LOAD ERROR"


Resta il fatto che dopo un lungo periodo, solo un museo o un laboratorio di restauro sarebbe in grado di ridare vita ai superstiti.
Già preservare i documenti storici è impresa non da poco, consideriando poi che sono solo dei sopravvissuti. Chi può dire quante perle siano andate perse perché nessuno si era mai preoccupato di conservarle con cura.
Immaginiamo tra 500 anni, viene ritrovato un HD, magari tempeste magnetiche e avversità simili hanno mantenuto intatti i dati. Solo un problema. Chi tra 500 anni avrà hardware e SysOp in grado di aprire quei file?
Già oggi recuperare i file da un disco del C64 è cosa davvero ardua. Ancora più difficile recuperare i vecchi dati su schede perforate, forse anche allora i programmatori pensavano "il problema sarà poi risolto".
Questa è la putrefazione del bit, non c'è alcuna certezza sulla eternità dei formati digitali, sempre in evoluzione anche nella forma.
Qualcuno vede nel CLOUD la soluzione, io preferisco tenere i miei dati paranoicamente sottobraccio.
Sono fermamente convinto che il digitale sia stata una svolta ma anche una condanna, sarà tramandato solo il possibile. Delle nostre waste collection non importa un fico secco a nessuno se non a noi.
Ma tanto, il problema sarà risolto…
…nel frattempo cercherò la migliore offerta di stampa foto.

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